venerdì 19 novembre 2010

Sonnambolo


Non mi ricordo quasi mai i sogni che faccio.
Perciò ho deciso di inventarlmeli.
Che poi tanto la testa creatrice è sempre quella.
Per esempio..

Sta notte ho sognato una suora (TUA! per dio).

Era una suora 55enne e abbastanza grassa.

Di nome faceva Evidenza.

Stava partecipando ad un falò su una spiaggia hawaiiana assieme alle sue consorelle suor Tilegia e suor Fonzie (tua-tua),

ma anche assieme ad un rastaman africano con tanto di tamburo, un imprenditore di Arzignano con la chitarra, 4 surfisti giapponesi con synth di vario genere, l'uomo più alto del mondo con un ukulele, un cosmonauta, una ragazza francese in erasmus, un esportatore di kiwi neo zelandese, un biologo marino, gianfranco fini, una ballerina di lap dance, una bambina prodigio russa, 2 cavalli, 4 cani, un asino, 7 pecore, carta igienica, olio, bagnoschiuma, sale grosso, detersivo lavastoviglie, formaggio, biscotti e bresaola.

E fai veloce che c'ho il gatto sul fuoco.

Ah si.

Il falò!

Fatto sta che suor Evidenza inciampa nel bong di fini e cade vicino al fuoco.

Ringrazia il buon dio di non esserci caduta dentro.

Si rialza a fatica.

Appena in piedi, però, si rende conto che la sua sottana è in fiamme.

E non ringrazia mica più tanto dio!

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaah! !

Corre come un neonato ubriaco verso il mare.

Mentre gli altri, che non s'erano accorti di niente, intonano no woman no cry remix, bevono birra, ruttano, fumano, ridono, sboccano, cuociono marshmallow, aceto, pasta, scottex, lievito, sapone intimo, carta per stampante, spazzolino, ketchup.

Io intanto faccio il bagno.

Ah si!

Suor Evidenza.

Fatto sta che esce dall'acqua e s'è bruciata mezzo polpaccio sinistro ma ha anche bruciato un bel po' di calorie con la corsetta.

Che fa sempre bene.

Poi tornata al falò, vomita e si addormenta collassata.


E l'ho sognato dal bon!



domenica 7 novembre 2010

picciolo

semplicemente senza sosta scorrono stazioni,
senza sbadigli sorvoliamo spazi sconfinati.

siamo sei soggetti sintetizzati:
una ginnasta una hippy un fotografo un super-ego un futuro uomo ricco una romana de Roma: la andiamo a trovare.

sotto il solleone scarpiniamo e scrutiamo sciami di storlini. simuliamo stupidità per scattare situazioni superlative. scoliamo sostanze salvifiche e successivamente sbronzi saltelliamo sospirando silenziosi. senza spiaccicarci superiamo strade e semafori scampanellando. sperimentiamo suoni e strumenti, spadelliamo e sparecchiamo. sprechiamo seimila secondi sghignazzando sguaiatamente su spiacevoli situazioni successe a sconosciuti. scambiamo simpatiche sentenze.

superata la sera sotto strati di stoffe sprofondiamo: splendono sogni sinceri sul sofà, sebbene sonnambuli spaventati stravedano stranezze.

senza sosta sono stata sorpresa e soprattutto soddisfatta, mi sorgono sorrisi senza straordinarie spiegazioni...semplicemente siete.
siete somma di sensazioni stupende
siete stupidità e sapienza
siete sole e il sugo di un sacco storie
siete singoli di sei supereroi


giovedì 21 ottobre 2010

Figliolo

un ragazzo mi sta guardando.

è quasi la fine della mattinata ma sono già stanco e spossato.
per questo cammino lento e incerto.
inoltre con il sacchetto che tengo nella mano destra, faccio fatica ad andare avanti.
è leggero, ma limita i miei movimenti già limitati.
mi sento quasi fortunato a vivere sull'orlo della miseria, con pochi soldi al mese.
altrimenti non riuscirei a portare sporte più pesanti.

istante di silenzio.

momento di impotenza.

entro dal panettiere, chiedo, torno per strada, guardo per terra (con la schiena curva è più semplice),
ritorno sui miei passi, fermo la gente che incontro.
dov'è?
dov'è?

sento per tutto il tempo ancora quello sguardo pesante.
non riesco più a sopportarlo.
mi dirigo verso il ragazzo.

"cazzo hai da guardare?"
"scusi?"
"che cazzo guardi, giovane impertinente?
ti credi empatico e sensibile? invece sai cosa sei? sei solo un miserabile coglione.
tornatene a casa così la smetti di guardarmi.
e una volta a casa, siediti sul cesso e guardati allo specchio.
così capisci che razza di rifiuto umano sei."

me ne vado imprecando e facendo commenti razzisti.



arrivato a fatica a casa, mi siedo sulla sedia.
spero di non aver scosso troppo quel ragazzo!
ma d'altra parte adesso sarà a casa sua a pensare quanto sono stronzo e xenofobo.
e tra 10 minuti, sbollita la rabbia, scorderà l'episodio.
non volevo ricordasse come ricordo io.




65 anni fa, avevo 21 anni.
ero per strada ed ho visto un anziano che faticava a camminare.
una sporta nella mano destra e il bastone nella sinistra.
si era accorto di aver perso il portafoglio.
io lo guardavo.
era entrato dal panettiere, aveva chiesto, era tornato per strada, aveva guardato per terra,
era ritornato sui suoi passi, aveva fermato la gente che incontrava.
niente.
non trovò più il portafoglio perchè gli era stato rubato.
e per quel mese campò con 35 euro.

tornò curvo verso il suo nido.
e lo vidi seduto in silenzio, nella casa vuota.


detesto il tuo cinismo, Giustizia divina.



sabato 16 ottobre 2010

ruolo

Corde, canto, rasta. francesi, uomini. occhiali e sudore. cibo. yogurt alla mela, api. libere associazioni. mi alzo e cerco in me qualche senso. sbatto contro un muro perchè il mio cervello è un labirinto. credo di capire e invece scivolo da un'altalena mentre i neuroni ridono. i neutrini mi
attraversano e come un vetro vengo perforata e colo acqua, e sangue, e pelle. un albero, radici, hennè, colore. tavoli e stencil. Il mio cervello si incastra, colora e crea. ma vorrei qualcosa di nuovo, di impossibile, di mai visto. NO. non produce idee e novità. saltano le valvole. cerco inutile senso nel non senso inutilmente. [penso che ogni tanto il mondo dovrebbe girare al contario. il non senso diventerebbe senso. ma per ora non è così.] scrivo ed è tardi. bisbigliano e non voglio. mi infastidisco e forse sono io quella sbagliata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. le corde vocali sono una cosa utile se ben utilizzate. solo per quello.
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non funziona. non funziona e non sono capace. tento di spiaccicare una parola e invece è solo la mia faccia che si spiaccica contro un'espressione stupita e confusa. Niente. dai forzaforza parla! Dai vai, questa volta non ci pianti una figura di merda, solo di yogurt, di cosa acida e inutile.

Rinuncia, non sei capace.
ma non puoi stare zitta per sempre.
affonda nel tuo fango



mercoledì 13 ottobre 2010

Festaiolo

Solo 662'684'400 secondi?
Solo 11'044'740 minuti?
Solo 184'080 ore?
Solo 7670 giorni?
Solo 1095 settimane?
Solo 255 mesi?
Se le persone fossero solo numeri, tutti avrebbero il proprio.
Tu oggi avresti il tuo.

21.

Ma le persone non sono numeri.


Invece proprio si!


Io sono un numero. Lei è un numero.

Tu sei un numero.

Non molto alto, irrazionale, allusivo, naturale, primo, amicabile, reale, facilmente memorizzabile, ciclico, solo, collettivo...

...

..stupido.

Perché i numeri sono stupidi e infantili come te.

Ma i numeri vengono scritti.

Rimangono nel mondo e nelle persone.

E anche tu, come loro, sei stato scritto.


Ben 662'684'400 secondi fa.


Sempre avanti compare!

mercoledì 6 ottobre 2010

pargolo

piove tutta la notte e io me ne dormo come un ghiro. La mattina, fresca atmosfera, scendo in giardino e scopro che motorino, che d'ora in poi chiamerò Snoopy, perchè è questo il suo vero nome, è rimasto fuori tutta la notte. Bello umidiccio e bagnaticcio il mio bracchetto! Ma ad ogni problema si trova la soluzione. Si apre il sotto sella e si tira fuori lo straccetto miracoloso! E cosa ci si trova invece dentro? Un sacco a pelo! Eh sì! Quello che si usa quando si va a dormire dalle amichette e poi lo si abbandona dimenticandosene. Lo guardo di striscio (occhio perplesso, dubbioso in stile:"ehi, cosa ci fai tu qui?", "aaaahn, ecco dov'eri finito") e penso:"-beh, ora che ti ho trovato ti metto anche via. -ma per metterti via devo fare tre piani di scale in salita e tre in discesa! -e se ti abbandono in garage, che comunque comporta l'estrarre le chiavi dallo zaino, che comporta ulteriore fatica ti sporchi tutto. -e poi è tardi, perdo il treno, il secondo giorno.........ok, ti metto via questa sera quando torno a casa". Dopo la breve riflessione in stile gollum-smigol parto spedita per la stazione. "Si si, lo trovi di sicuro un posto!come no!". Ma la tettoia salva sempre: tra i bidoni di immondizia, parcheggio il povero Snoopy che già si lamenta:"mi lasci tutto solo per un giorno intero! cheppalle!" per farlo contento gli concedo, per un giorno soltanto, l'amico casco. Lo appendo alla benemmeglio alla sella, perchè badate, Snoopy è un bracchetto talmente vecchio che neanche il posto per il casco riesce ad avere, e corro via, sentendo che mi abbaia:"non ti preoccupare, casco lo custodisco io per bene! Lo tengo d'occhio!".
BON.
Tranquilla e pacifica mi faccio le mie belle orette di progettazione e la sera, dopo il treno, torno tra i sacchi di spazzatura a riprendere Snoopy. S'è ormai fatto buio, e molti motorini della mattina sono scomparsi, quindi riesco a scorgere Snoopy da lontano: "che bello il mio bracchetto!come mi sei mancato!". Tutta contenta mi apro la sella, sgancio il casco, ipod, casco in testa, chiudo la sella, chiudo la sella, chiudo la sella, chiudo la sella.EHI! ma non si chiude! apro. Una vite gigante cade per terra. ehi!ma Snoopy! cadi proprio a pezzi! beh, pace all'anima tua. appoggio la sella, accendo ........................ ........................... .......................... ................ ......................................
spengo.
Ma questa mattina non c'era un sacco a pelo? IL SACCO A PELO. ma questa mattina l'ho messo via? NON L'HO MESSO VIA......................ehi!.........................ma Snoopy! non cadi a pezzi da solo! ti fanno cadere a pezzi!



sono tornata a casa felice. penso solo alla gioia di quello/quella che dopo avermi disintegrato la serratura ha trovato un bel sacco a pelo, proprio di quelli belli caldi, pronto lì che gli/le sorrideva.
e lo/la ringrazio pure, e anche tanto, che è stato/a così gentile da lasciarmi casco, che è talmente bello che si può usare anche come soprammobile! Forse anche perchè Snoopy me l'aveva promesso.
Non capita tutti i giorni di trovare un sacco a pelo in un sotto sella.


Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o a persone realmente esistite è puramente casuale.
MENTE.

Libercolo

Sento un fischio.
Il mio problema potrebbe essere il tempo.
Forse non sono sociopatico.
Sono solo nato in un tempo che non è mio.
Magari potrei essere la persona più socievole del mond
o se vivessi in un' epoca dove le discoteche non esistono.
Potrebbe essere che il tempo mi ha messo per sbaglio in una società col mito della crescita, inquinata, xenofoba, malata di reality, programmata per l'autodistruzione ma al tempo stesso pronta a rinascere dalle sue ceneri, come il neo fascismo ancora imperante.

Se mi trovassi in un tempo in cui la polizia venisse abolita per inutilità,

starei indubbiamente meglio.


Spero di rinascere quando l' artecrazia ciclistica autogestita sarà "al potere".

Giusto per vedere se la mia idea di rivoluzione interiore collettiva sarà attualizzabile in un altro contesto temporale.

Per sentirmi, almeno una volta, completo.


E per svegliarmi poco dopo di nuovo sul treno verso casa.


martedì 28 settembre 2010

trampolo

vedo una faccia a 100 chilometri di distanza e la saluto. è bella pallidina ma è sempre bella. è bella e pure balla, e mi ascolta mentre gli racconto una balla perchè oggi non c'ho proprio voglia. lei ha una voglia e ce l'ho uguale anche io, perchè siamo due delle gemelle del destino. L'intestino brontola e un altro giorno è andato con un nuovo ritmo però, perchè è uscito un nuovo cd. abc e d lei salirà per la collina ma la piccola colla che è sempre collina non attacca. invece lei attacca e così conosce un sacco di gente e si fa dei nuovi amici. poi si compra dei mici perchè i coinquilini sono simpatici e belli ma non le bastano ancora. visto che non ha niente da fare lancia una piccola ancora nell’acqua perchè lei ha scelto una città di mare. ma re-sta il vento e lei sale sulla collina con i suoi amici biologi, attenti alle intemperie del mondo. Sotto tuoni e lampi raccoglie i lamponi per riempirli di microbi e batteri e scoprire le reazioni che razionalmente portano a una razionale conclusione.l'unico modo per salire la collina sono i piedi, visto che non c'è la metro, così lei a ogni passo misura un metro e mi racconterà di quanta fatica ha fatto per arrivare finalmente lassù. fuma tabacco a scrocco mentre a 100 chilometri di distanza io penso che sicuramente a scuola le avrebbero dato un penso per questa sua disonorevole azione. ma ormai lei se n'è andata e può fare ciò che vuole, anche fumare a letto mentre io ho letto nel futuro che diventerà una famosa neuroscienziata. Senza violare nessuna teoria scoprirà che il cervello è viola e questo la farà diventare una stella del cielo. Tutto questo però ce l'ho solo in testa e allora preferisco mettermi un casco per non far cascare questo sogno, che altrimenti rischia di rompersi. Dopo 25 minuti e 10 secondi se ne va a cucinare riso scotto, e mette il minestrone in freezer perchè le verdurine precotte non sono troppo buone: è meglio la pasta col pesto. Pesta la coda del gatto e mi saluta saltando. Si lamenta che è senza capelli ma i suoi capeli sono meglio di quelli di un lama che mangia solo menta per farli crescere più in fretta. Mangia una fetta di creacker e non mi guarda in faccia perchè intanto fa una focaccia. Brindo alla sua salute sentendomi sollevata nel vederla sempre pallida e bella.

giovedì 23 settembre 2010

boscaiolo

Sono vivo.
E questo discorso lo faccio da vivo.
E con un crampo.
Mi piacerebbe che una volta morto e sepolto, un ragazzo che si porrà i miei stessi numerosi e infiniti problemi, una notte pisciasse da ubriaco sul muro del mio cimitero.
Credo in dio?
Non importa!
Ora credo solo in strade strette, piene di alberi, buie e silenziose.
Credo in quello che sono.

Vado a fare in culo valà.

"La morte è un processo rettilineo".
Ascolto reggae.
Un processo chimico inizia nella mia bocca.
I giurati chimici mi dicono che sono ancora vivo.
Perciò vado a letto.


E ciao morte





giovedì 9 settembre 2010

Preambolo

Le macchie sulla maglietta.
Belle!
Queste sì che mi rendono orgoglioso, mica la pretesa di essere speciale.

Sono piuttosto soddisfatto del rumore, del cibo e del rum.

"ah.. sai.. è invecchiato 25 anni.."

Quindi ha qualche anno in più di me, non servono nemmeno i rapidi calcoli.

Tranqui!

Che poi.. perchè proprio il rum?

Mia sorella si gira: "ha lo stesso sapore di quello del discount!"
Alzo il pollice e abbasso lo sguardo.


E' proprio interessante questa macchia.
Toh!

Eccone un'altra.

E un'altra ancora.

E poi qui..

La Smetto!

Lascerò le mie considerazioni dentro ai bicchieri. Sporchi.


sabato 7 agosto 2010

vaiolo

La solitudine mi sta uccidendo. o forse mi sta risvegliando. sono un'asociale o forse puzzo. o semplicemente il mondo è in vacanza e io no. forse la mia faccia è inguardabile, o i miei capelli sono troppo da emo, oppure è il 6 agosto. Il silenzio è inquietante e rilassante. ora si sente solo l'energia del computer che vola nell'aria. adesso anche un clacson e i tastini della tastiera che fanno tic tic. forse nessuno mi vuole vedere perchè i miei occhi inceneriscono la gente che mi guarda, o forse la mia città è ora piena di turisti ma io non sono una di loro. sembra un pò la fine del mondo, ma potrebbe esserne anche l'inizio. tutto si può rovesciare...altrochè!Io sono l'assoluta padrona della mia città! io da sola posso governare il mondo intero! tanto nel mondo sono da sola, al massimo governo i topi, tutti sono in vacanza e quando torneranno si accorgeranno di essere stati fregati. Forse non sono rimasta proprio da sola perchè ora c'è anche un tizio che urla per strada e si lamenta di chissàccheccosa. Infondo mi piace il silenzio della città deserta...è ottobre ma è agosto, è notte ma è giorno, sono sola ma in mezzo alla folla. di turisti.





mercoledì 21 luglio 2010

Apostolo

Sali le scale, ma la speranza è già andata in vacanza.
Bastarda lei!
Anche le 4 anime presenti non danno certo allegria.
Ti siedi è neanche col potere di greyskull
riesci a trovare una briciola di concentrazione.
Che poi non l'ho neanche mai visto he-man.
Sarà per quello!
Espelli 4 litri di sudore nello sforzo di annullare
la presenza del mondo esterno al foglio, per 16 minuti e 13 secondi.
Sigarette: 2.
Lattine di tè del distributore: 1.
Toga party: 0.

Ti alzi e te ne vai pensando al luogo adatto per assaporare meglio
la tua tristezza e la tua voglia di niente (non mi serve neanche milano).
Salti in sella.
Solo resettando il vecchio lettore mp3, te ne accorgi.
"
Welcome to Tijuana, tequila, sexo y marijuana.."
Con gli occhi socchiusi si vede molto meglio!

"ehi ciao!"
Cerchi di associare la silhouette ad un nome.
Poi sorridi e saluti!
Parli,
ma stai già sognando di navigare sulla goletta
Fancy.
"scusa, devo andare perchè sono in ritardo
e devo anche comprare le cicche."
adoro le ragazze grezze.
"i miei ossequi!"

Risalti in sella e sfrecci verso l'orizzonte.
La tristezza è scomparsa.
La voglia di niente è ben presente, ed è per questo che
Ed Low è lì che mi attende!

Appena dopo dove finisce l'orizzonte.



giovedì 8 luglio 2010

titolo

certe cose capitano casualmente come combattere contro strani personaggi con strane munizioni tra le mani: un palloncino è un soggetto insignificante, soprattutto quando è sgonfio o quando si buca, ma prova tu a riempirlo d'acqua, diventa un bambino, fragile e sacro.
Lo si tiene in mano con particolare attenzione, e se scoppia è una tragedia...se ti scoppia addosso poi, lo è ancora di più.


giovedì 24 giugno 2010

Vetriolo

Se sei lì che guardi The Transervolo Connection
mangiando crostini e maionese,
ti viene da che pensare che la concezione
del mantenersi giovani nella società odierna,
sia piuttosto errata.
Non bisogna concentrarsi sulla fisicità!
E' una cosa comporta-mentale.
E' molto più interessante andare in giro
ad ubriacare piccioni con mangime lasciato riposare
in botti di grappa la sera prima,
piuttosto che indossare un doppio petto e
recarsi dal proprio datore di lavoro per ricevere
elogi e promozioni.
Che poi anche i programmi televisivi di
intattenimento serale, sarebbero interessanti.
Servirebbe solo che risuscitasse
Gaetano Bresci e finisse l'opera.

E a quel punto ringrazierei il gioco e il rumore
per avermi mantenuto ancora giovane.

E finirei i crostini.


mercoledì 23 giugno 2010

poggiolo

i tamburi e gli ukuleli mi fanno rallegrare, soprattutto quando li sento suonare, come il mare marrone con la sua brezza marina.sento gli occhi che scoppiano li strizzo e mi strozzo..hai la congiuntivite o piangi? entrambe o nessuna.hai gli esami tra 1 e 6 giorni?si, quelli di sicuro. c'è bisogno di mangiare cotolette o còttole, gonne lunghe o corte, calzette a righe o a pois? io a righe tu a pois. continua a stroppicciarti gli occhi e adesso inzia a cantare. suona le tue canzoni e canta una canzone stonata. canta le canzoni e suona il tamburo, e l'ukulele, e il flauto se hai voglia.ora sdraiati sull'amaca che hai strategicamente collocato sul poggiolo e dondola.dondola di qua e di là. . .oooh!Stacci sicuro, alla fine ti ritrovi per terra. ehi...no! se hai un pò di fantasia l'amaca potrebbe diventare un tappeto volante a righe bianche e blu..preferisci?io si.l'amaca è un tappeto volante e il poggiolo è diventato un deserto con tanti cammelli.ci sono i cammelli e anche una giraffa. tra poco arriva un rabdomante col suo bastone: siamo sicuramente vicino a un'oasi. salto giù dal tappeto con gli sci che mi fanno scivolare sull'acqua. Divento improvvisamente un pesce, un tonno qualità pinne gialle. Nel fondo del mare mi impiglio tra le alghe, alghe e isalata.e pomodori. Insalata pomodori mais e cotolette. cotolette o còttole?gonne lunghe o corte, calzette a ighe o a pois? io a righe tu a pois. continua a stroppicciarti gli occhi e adesso inizia a cantare. suona le tue canzoni e canta una canzone stonata.canta le canzoni e suona il tamburo, e l'ukulele, e il flauto se hai voglia.ora sdraiati sull'amaca che hai strategicamente collocato sul poggiolo e dondola.dondola di qua e di là. . .oooh!Stacci sicuro, alla fine ti ritrovi per terra.ehi...no! se hai un pò di fantasia l'amaca potrebbe diventare un tappeto volante a righe bianche e blu..preferisci?io si.l'amaca è un tappeto volante e il poggiolo è diventato un deserto con tanti cammelli.ci sono i cammelli e anche una giraffa. tra poco arriva un rabdomante col suo bastone: siamo sicuramente vicino a un'oasi. salto giù dal tappeto con gli sci che mi fanno scivolare sull'acqua. Divento improvvisamente un pesce, un tonno qualità pinne gialle. Nel fondo del mare mi impiglio tra le alghe, alghe e insalata.e pomodori. Insalata pomodori mais e cotolette. cotolette o còttole?Se hai voglia continua tu che io mi sono stufata.

sabato 19 giugno 2010

CanaleDiScolo


Non ci si sente troppo soddisfatti quando si raggiunge una meta.


E mica perchè è più realizzante compiere il percorso per arrivare fino a quel punto.
Allora sarebbe più facile fare una torta salata senza ingredienti.

E' che ti guardi indietro e vedi solo fotografie e rifiuti tossici.
Perciò ti appare nella testa l'immagine di un uomo che ha appena compiuto mezzo secolo che festeggia da solo,
mangiando una merendina presa ad un distributore, timido col suo abbondante riporto sulla testa.
Ma poi divaghi e pensi a dove devi passare le vacanze.

E ora della fine ti chiedi se ne valeva la pena!


giovedì 17 giugno 2010

-olo

perchè se suona il telefono il suo suono deve suonare come una rana? perchè il telefono, che ha la funzione di richiamare la mia attenzione, che deve indurmi ad alzarmi dall'amato divano per andare a rispondere, deve fare il verso di una rana? e soprattutto perchè a tutti va bene così? perchè a tutti piace e a me no?
è da aggiungere che il mio nuovo telefono non suona come una rana dolce, una rana da ninnananna, ma come una rana con una manciata di viti di ferro nello stomaco. come una rana metallizzata. perchè a un telefono di ultima generazione viene l'idea di mettersi in pancia una suoneria da rana metallizzata? forse perchè non è vecchio. e ai comuni mortali non dovrebbe passare neanche per la punta delle dita l'idea di impostare la rana metallizzata come suoneria del loro nuovo telefono, figurarsi per il cervello.
io preferirei che il mio telefono frinisse come una cicala, garrisse come una rondine, grugnisse come un chinghiale, facesse come il coccodrillo...???? ehi ehi!si si signori! io so come fa il coccodrillo! il coccodrillo grummisce.
vorrei che il mio telefono grummisse.
vorrei che il mio telefono imparasse a grummire.
a dirla tutta preferirei che il mio telefono stesse zitto. non voglio sentire la rana metallizzata, o metallara.
voglio una granita al limone che sto gustando, e voglio un comodo letto che sto provando.poi vorrei anche l'estate, e una coccinella. anzi, mi accontenterei pure di un piccolo gatto vagabondo da portarmi a casa nello zainetto. ma la rana tenetevela voi.
ora alzatevi e fate due capriole, un saltello, una piroetta e una corsetta.VIA! sciò! sparite.



mercoledì 16 giugno 2010

Cetriolo

coccinella e pioggia.scorpioni scarafaggi sanguisughe e pioggia.e sole!che bella è la parola sanguisuga?? ehi! sguscia come una sanguisuga! ma che sto qui a fare?libera associazione di pensieri mi libera il cervello.

martedì 15 giugno 2010

Mignolo


Guarda il lento scorrere del tempo.


Lento per il cazzo!

Sembra fosse ieri quel 19 aprile del 1943.
Tutto attorno morte e distruzione.
Fuori, rosso.
Ma dentro la croce bianca, la vita.
Oh Basilea!
Com'eri bella vista volando.
Due ruote e un telaio non bastano a inchiodarti alla realtà!

Sembra fosse ieri.



domenica 13 giugno 2010

Cannolo

Oh Giusi!
Perchè te ne sei andata?
Oh Giusi!
Perchè mi hai lasciato solo come un cane solo?
Pensavo ti piacesse
il cucciolo che ti ho regalato!
Pensavo ti piacesse
la testa di cavallo che ho reciso per te!
Sei andata via, senza motivo.
Ma hai lasciato il segno.
E resterai sempre nel mio cuore,
fottuta puttana!



mercoledì 9 giugno 2010

Piolo


Ricordati, quando fai una passeggiata spaziale,
di metterti la tuta da astronauta.
Altrimenti l'atomosfera zero ti incula
e poi esplodi!

Secondo te quanta gente
sa che USB vuol dire
universal serial bus?




martedì 8 giugno 2010

Assolo

C'é caldo.
Non ci sono più le mezze stagioni, dico sul serio.
C'é freddo, poi..track!
Caldo!
L'estate la si aspetta
e la si desidera ogni anno.
Ma quando arriva é un problema.
Piacevole, ma pur sempre un problema!